Aerei USA della seconda guerra mondiale – North American P 51 Mustang

Il P 51 Mustang della North American è veramente uno dei più grandi aerei di tutti i tempi. Benché i primi modelli, equipaggiati con motore Allison a cilindri in linea, fossero, dei buoni aerei da bassa quota, fu soltanto con l’adozione del motore Merlin della Rolls-Royce, montato sui modelli successivi, che il Mustang riusci a dare il meglio di se stesso. La semplicità essenziale del disegno, accoppiata ad una linea gradevole e aerodinamica, costituì un ottimo potenziale di sviluppo e la conseguenza fu che il Mustang eccelse in due campi : potente caccia bombardiere operante a bassa quota e caccia di scorta d’alta quota con lunga autonomia. Nella prima veste il Mustang era in grado di sviluppare un formidabile volume di fuoco, incluso il lancio di razzi e di bombe ; nel secondo ruolo, grazie a serbatoi supplementari che venivano sganciati una volta vuoti, fu il primo caccia alleato ad effettuare raid di scorta fin sopra Berlino e Tokyo.

All’inizio delle ostilità gli inglesi acquistavano aerei da combattimento negli Stati Uniti. Non riuscendo a trovare un caccia con i requisiti che l’esperienza di guerra suggeriva essenziali, la Raf chiese alla North American, che aveva esperienza in quel campo, se poteva soddisfare una richiesta nel breve tempo di 120 giorni. L’aereo previsto avrebbe dovuto fornire, innanzi tutto, un buon comportamento generale, avere un armamento di otto mitragliatrici, protezione blindata per il pilota, serbatoi autostagnanti e un motore con cilindri in linea. Il prototipo della North American, denominato NA 73, fu pronto con tre giorni di anticipo sulla scadenza dell’ordinativo inglese e ci si accorse subito che esso possedeva doti eccezionali.

Dopo l’installazione del motore Allison V 1710-P3R erogante una potenza di 1100 HP, il prototipo si alzò per la prima volta in volo nell’ottobre 1940 e fu messo immediatamente in produzione. I primi esemplari furono consegnati nel dicembre dello stesso anno. Questi Mustang I avevano un armamento di quattro mitragliatrici da 0,30 pollici (7,62 mm) e due da 0,50 pollici (12,7 mm) nelle ali, e due mitragliatrici da 0,50 pollici (12,7 mm) nella fusoliera. La produzione di questo aereo fu di 620 unità. Secondo gli accordi intercorsi tra i due governi, due NA 73 furono consegnate dall’US Army per la valutazione. Il quarto e il decimo apparecchio prodotti furono consegnati e provati come XP 51. L’USAAF ordinò 150 esemplari di questo modello, armato di quattro cannoncini da 20 mm. Questi esemplari furono contrassegnati con la sigla P 51 in maniera che potessero essere consegnati agli inglesi come Mustang I A nell’ambito dell’accordo Affitti e Prestiti. Dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor, però, l’USAAF si tenne alcuni aerei di questo tipo.

L’ A 36 A fu il primo modello della serie ordinato e fabbricato per L’Aviazione americana. Si trattava di un apparecchio per attacchi contro obbiettivi a terra che avevano volato per la prima volta nel settembre 1942. L’armamento consisteva in sei mitragliatrici da 0,50 pollici (12,7 mm) nelle ali e due bombe da 500 libbre (227 kg) agganciate sotto le ali. Nel marzo 1943 fu completata la consegna dei 500 apparecchi ordinati. Per le caratteristiche del motore Allison montato su questi primi modelli, i primi Mustang furono impiegati dall’USAAF e dalla Raf in operazioni di attacco a bassa quota e di appoggio ai reparti dell’Esercito, ma si avvertì ben presto l’urgenza di fornire al Mustang un nuovo più potente motore che potesse metterlo in condizioni di operare positivamente ad alta quota. Una soluzione parziale fu trovata nell’Allison V 1710-81 che erogava 1200 HP, montate sul P 51 A.

Un nuovo motore Allison aveva solo parzialmente risolto il problema principale del Mustang, che era quello di vedere ridotte considerevolmente le proprie prestazioni oltre le quote medie e si dovette ricercare una nuova soluzione. La risposta fu una proposta inglese di abbandonare l’Allison in favore del Merlin della Rolls-Royce la cui installazione sperimentale avvenne sia negli Stai Uniti che in Gran Bretagna con motori fabbricati in ciascun Paese. Le prove dimostrarono la validità dell’accorgimento e il modello americano venne scelto per essere prodotto in gran numero.

Gli ultimi collaudi in volo si conclusero nel settembre 1942 e mostrarono che il Merlin aveva aumentato di 50 miglia/h (80 km/h) la velocità massima dell’apparecchio portandolo a un limite di 441 miglia/h (710 km/h). Le prestazioni ad alta quota, poi, superarono ogni aspettativa e venne quindi ordinata la produzione su larga scala di questo aereo. due modelli identici, il P 51 P e il P 51 C furono costruiti in California e nel Texas. Dapprima le consegne furono fatte con apparecchi equipaggiati di motori V 1650-3 che sviluppavano 1300 HP, ma successivamente furono usati i V 1650-7 di 1695 HP. L’armamento di questi due tipi fu dapprima composto di quattro cannoncini da 20 mm, ma venne poi portato a sei mitragliatrici da 0,50 pollici (12,7 mm). Era poi possibile adattare serbatoi supplementari portando così l’autonomia a 2080 miglia (3348 km). I P 51 B furono consegnati pure alla Raf con la denominazione Mustang III. La Raf adottò sui suoi apparecchi il tettuccio Malcolm Hood al posto di quello più pesante usato dall’ASAAF.

Il modello successivo, il P 51 D, fu prodotto in numero superiore a tutti gli altri Mustang messi insieme. La caratteristica più importante di questo tipo fu una completa revisione del disegno della carlinga di pilotaggio in modo da consentire al pilota la massima visibilità in ogni direzione. La sezione di coda della fusoliera venne ridotta e troncata ed al posto della pesante copertura dei modelli precedenti fu usato un tettuccio trasparente in materia plastica e resistente. Ciò aumentò le capacità operative del Mustang, oltre che migliorare la linea dell’aereo. L’armamento di sei mitragliatrici fu standardizzato, così come lo fu il motore V 1650-7. Dopo la consegna dei primi esemplari venne usato un prolungamento della deriva sul dorso al fine di migliorare la stabilità direzionale. In tutto furono costruiti 7956 aerei del tipo P 51 D, 280 dei quali furono consegnati alla Raf come Mustang IV. La versione finale fu il P 51 H, fornita di un motore V 1650-9 di 2218 HP, con la fusoliera accorciata, con un serbatoio supplementare e le superfici dei piani di coda e del timone ingrandite. La stazza del P 51 H fu di 500 kg inferiore a quella del P 51 D e la sua velocità di 487 miglia/h (783 km/h) fu la più alta di tutta la serie Mustang. Di questo tipo furono costruiti soltanto 555 esemplari, poiché la resa del Giappone impose la cancellazione degli ordinativi in atto. Poiché P 51 H furono impiegati operativamente nel Pacifico nelle ultime fasi della guerra.

Altre versioni dei Mustang ad esse costruite furono la serie F 6 da ricognizione fotografica, convertita da vari modelli P 51, ed il P 82 Twin Mustang. Quest’ultimo venne progettato come caccia di scorta a lunghissima autonomia e consisteva di due fusoliere Mustang appaiate, l’una con l’ala di sinistra a l’altra con l’ala di destra, unite al centro con una nuova sezione. Pure nuovi erano gli impennaggi e la struttura poppiera. La velocità era di 482 miglia/h (775 km/h) e l’autonomia di 3600 km. Il Twin Mustang venne alla luce troppo tardi per poter entrare in azione nella seconda guerra mondiale, ma fu fabbricato in numero limitato dopo la guerra.

sotto ogni aspetto il Mustang fu un grande aereo, molto amato dai piloti e dagli equipaggi dei bombardieri che scortava ed enormemente temuto dai piloti giapponesi e tedeschi. Con il motore Merlin il Mustang aveva fenomenali doti di velocità sia in salita che in accelerazione. Tutto ciò, combinato con un eccellente manovrabilità, lo rendeva un caccia dalle prestazioni veramente superlative.

North American P 51 D Mustang

L’aereo, finito in metallo naturale, è il velivolo R della 374° squadriglia caccia (codice B7) del 361° Gruppo caccia dell’ 8° Army Air Force americana in Gran Bretagna nella primavera e inizio estate 1944. Si notino i segni ufficiali : insegne normali, pannello, grigio-oliva antiriflesso sulla prua, segni di identificazione del gruppo gialli sul mozzo dell’elica e sulla prua e le strisce tipo “invasione” bianche e nere sulle superfici inferiori della fusoliera  e delle ali. I segni non ufficiali consistono nel nome Tyka IV sulla prua e in sei segni di aerei abbattuti sotto la calotta della cabina di pilotaggio.

Tipo: caccia e cacciabombardiere.

Equipaggio: un uomo.

Motore: un Packard V 1650-7 Merilin a dodici cilindri in linea raffreddato a liquido, con spinta di 1400 HP al decollo.

Armamento: sei mitragliatrici Browning MG 53-2 da 0,50 pollici (12,7 mm), tre per ala, con 400 colpi per arma per le due vicino alla fusoliera e 270 colpi per arma per le altre e fino a 2000 libbre (907 kg) di bombe o dieci razzi da 5 pollici (127 mm).

Velocità massima: 437 miglia/h a 25.000 piedi (703 km/h a 7620 m) ; 395 miglia/h a 5000 piedi (636 km/h a 1524 m).

Velocità di crociera: 362 miglia/h (583 km/h).

Velocità iniziale di salita: 3475 piedi al minuto (1059 m al minuto).

Tempo impiegato a raggiungere i 20.000 piedi (6096 m): 7′ 18″.

Quota di tangenza: 41.900 piedi (12.771 m).

Autonomia: 950 miglia a 395 miglia/h a 25.000 piedi (1529 km a 636 km/h a 7620 m) ; 2080 miglia a 244 miglia/h a 10.000 piedi (3348 km a 393 km/h a 3048 m) con serbatoi supplementari.

Peso: 7125 libbre (3232 kg) a vuoto ; 10.100 libbre (4581 kg) con carico normale ; 12.000 libbre (5489 kg) con carico massimo.

Apertura alare: 37 piedi e un quarto di pollice (11,28 m).

Lunghezza: 32 piedi e 3 pollici (9,83 m).

Altezza: 12 piedi e 2 pollici (3,71 m).

Superficie alare: 233,19 piedi quadrati (21,66 mq).